Alternanza Scuola-Lavoro e Apprendistato Duale
- On 14 Ottobre 2022
Per introdurre i nostri studenti al mondo del lavoro sono nati negli ultimi anni vari strumenti.
Due di questi, seppur strutturalmente diversi ma che offrono opportunità sia per giovani studenti che alle aziende, sono quelli di cui in sintesi ci occuperemo di seguito.
PCTO – ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
L’alternanza scuola-lavoro è una metodologia didattica che permette agli studenti di affiancare al percorso formativo scolastico un periodo di esperienza pratica presso un’azienda.
Dal 2015 è obbligatoria a partire dal terzo anno e fino al quinto per gli studenti. La Legge n. 145/2018 ha rinominato i percorsi di alternanza scuola-lavoro in “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” (PCTO).
Vantaggi per le aziende
- Formazione e apprendimento all’interno dell’azienda
L’azienda ha la possibilità di insegnare ad un giovane studente un lavoro secondo le proprie esigenze e modalità operative. La formazione e la preparazione, oggi, è un fattore competitivo fondamentale.
- Far conoscere l’azienda e i propri prodotti
Aprire le porte agli studenti significa far conoscere la propria azienda, le metodologie di lavoro, la propria mission alle famiglie, agli insegnanti e alle scuole.
Per potersi mettere a disposizione per l’alternanza scuola-lavoro le aziende devono iscriversi al registro appositamente creato sul sito web www.istruzione.it/alternanza. L’iscrizione è gratuita.
- Nessun costo per le retribuzioni
I giovani mantengono lo status di studente in quanto con l’alternanza scuola-lavoro non si instaura alcun rapporto di lavoro. Per questo motivo non è prevista alcuna forma di retribuzione e/o rimborso spese.
Le Camere di Commercio, inoltre, spesso introducono dei bandi di contributi a favore delle imprese che abbiano accolto studenti in alternanza scuola-lavoro.
APPRENDISTATO DUALE DI I° LIVELLO
L’apprendistato è un contratto a tempo indeterminato di tipologia mista che prevede la compresenza di attività lavorativa e di formazione.
Esistono tre tipi di apprendistato:
- Apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore (cd apprendistato di I° livello)
- Apprendistato professionalizzante (cd apprendistato di II° livello)
- Apprendistato di alta formazione e ricerca (cd apprendistato di III° livello)
Brevemente di seguito tratteremo il primo punto, ossia l’apprendistato di I° livello.
Previsto per i giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni, le aziende interessate sottoscrivono un protocollo con la scuola con cui vengono stabiliti il contenuto e la durata degli obblighi formativi a loro carico.
L’azienda nomina un tutor che ha il compito di affiancare e assistere l’apprendista, trasmettere le competenze necessarie allo svolgimento delle attività lavorative.
Il percorso di apprendistato è suddiviso in:
- ore di formazione esterna da svolgere presso l’istituto scolastico (non retribuite dall’azienda)
- ore di formazione interna all’azienda (retribuzione pari al 10% di quanto contrattualmente previsto)
- ore di effettiva prestazione lavorativa (retribuzione contrattualmente prevista)
Negli ultimi anni, le leggi di bilancio hanno stabilito per l’apprendistato di I° livello:
- la non applicazione del contributo di licenziamento
- la riduzione dal 10% al 5% dell’aliquota contributiva INPS
- lo sgravio contributivo INPS del 100% della contribuzione dovuta per le aziende che occupano alle proprie dipendenze fino a 9 dipendenti
Vantaggi per le aziende
Oltre all’aver contribuito a introdurre i giovani ad una nuova professione alternando momenti di formazione alla mansione con il lavoro effettivo a costi ridotti, dopo che il ragazzo ha conseguito il titolo di studio, è comunque possibile, ed auspicabile, continuare la collaborazione professionale attraverso l’instaurazione di un rapporto di lavoro di Apprendistato professionalizzante (cd apprendistato di II° livello).
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Se hai gradito il nostro articolo, non perdere il prossimo in ambito “lavoro-paghe”, che riguarderà l’apprendistato professionalizzante.
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