Si ripresenta la possibilità di rivalutare le partecipazioni in società non quotate, possedute alla data del 1° gennaio 2023.

Sia la perizia (da predisporre e asseverare) che il versamento dell’imposta sostitutiva (o della prima rata), devono essere effettuati entro il 15 novembre 2023.

Si ricorda che in caso di cessione delle partecipazioni, la data di redazione della perizia può anche essere successiva all’atto notarile di trasferimento della stessa, ma nei tempi indicati.

In estrema sintesi.

CHI PUO’ EFFETTUARE LA RIVALUTAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI

– le persone fisiche (x le operazioni che non rientrano nell’esercizio dell’attività d’impresa);

– le società semplici ed i soggetti equiparati ex articolo 5 del TUIR;

– gli enti non commerciali (quando l’operazione da cui deriva il reddito non è effettuata nell’esercizio degli stessi dell’attività di impresa);

– i soggetti non residenti, senza stabile organizzazione in Italia, (salve le previsioni delle Convenzioni contro le doppie imposizioni che ne escludano l’imponibilità in Italia);

– le partecipazioni intestate a società fiduciaria, a condizione che il fiduciante rientri tra i soggetti sopra indicati (CIRC. AdE n. 28/2008).

VANTAGGI DELLA RIVALUZIONE

E’ quello di conseguire un legittimo risparmio fiscale in vista della cessione delle stesse.

Naturalmente occorre verificare caso per caso l’effettiva convenienza a procedere ad una rivalutazione delle quote di partecipazione.

IMPOSTA SOSTITUTIVA

L’aliquota dell’imposta sostitutiva è pari al 16%.

Il versamento può essere effettuato in unica soluzione entro il 15 novembre 2023, od in tre rate annuali di pari importo, a partire dalla predetta data, maggiorando la seconda e terza rata dell’interesse del 3% annuale (1a  rata 15/11/2023 – 2a rata 15/11/2024 – 3a rata 15/11/2025).

Il codice tributo per il versamento con modello F24 è: 8055.

ALTRI ADEMPIMENTI

La rivalutazione trova poi spazio nel quadro RT del modello UNICO relativo al periodo d’imposta di riferimento della rivalutazione.