Le Prestazioni di Lavoro Occasionale (ex-voucher) cambiano con la legge di bilancio 2023
- On 20 Febbraio 2023
La Legge di bilancio 2023 ha riformulato il contratto di prestazione occasionale (gli ex voucher) ampliandone la possibilità di accesso, ma con regole precise. Di seguito una sintesi delle principali novità.
Ricordiamo che le prestazioni di lavoro occasionale possono essere richieste con due modalità diverse a seconda della tipologia del datore di lavoro:
- il Libretto Famiglia à solo per le persone fisiche
- il Contratto di prestazione occasionale (c.d. PrestO) à professionisti, imprenditori, ecc.
Limiti economici
Dal 2023 il limite di compenso annuo erogabile da ciascun utilizzatore è stato esteso ad € 10.000.
A seguito di questo, le prestazioni di lavoro occasionale possono essere remunerate con i seguenti limiti di compenso annuo:
- per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, compensi di importo complessivamente non superiore a € 10.000
- per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, compensi di importo complessivamente non superiore a € 5.000
- per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, compensi di importo non superiore a € 2.500
Per le sole società sportive, e per le attività lavorative indicate dal decreto del Ministro dell’Interno 8 agosto 2007, è possibile erogare compensi per ciascun prestatore, per anno civile, di importo complessivo non superiore a € 5.000.
Il compenso orario può essere liberamente fissato dalle parti ma non può mai essere inferiore a € 9 all’ora. Di conseguenza, il compenso giornaliero non può essere inferiore a € 36, pari a al corrispettivo di 4 ore lavorative.
PrestO: nuovo limite dimensionale degli utilizzatori
E’ stata ampliata la platea di utilizzatori del Contratto di prestazione occasionale.
Dal 1° gennaio 2023, infatti, possono far ricorso al Contratto di prestazione occasionale i datori di lavoro, compreso le aziende alberghiere e le strutture ricettive del turismo, che hanno alle proprie dipendenze fino a 10 lavoratori subordinati a tempo indeterminato.
Questo limite dimensionale non si applica, invece, per le pubbliche Amministrazioni e per le società sportive per le prestazioni rese dagli steward.
Aziende alberghiere e strutture turistiche
Come detto, anche le aziende alberghiere e le strutture turistiche possono utilizzare il Contratto di prestazione occasionale al pari degli altri utilizzatori.
Permane, però, l’obbligo, per questa categoria di aziende, di effettuare la comunicazione preventiva delle prestazioni occasionali almeno un’ora prima dell’inizio della prestazione stessa mediante l’utilizzo di un calendario giornaliero gestito attraverso apposita procedura INPS.
Settore agricolo
Dal 1° gennaio 2023 è vietato l’utilizzo del Contratto di prestazione occasionale per le imprese operanti nel settore dell’agricoltura.
Per il biennio 2023-2024, sarà possibile per le imprese agricole ricorrere a forme semplificate di utilizzo delle prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato in agricoltura previo inoltro, prima dell’inizio della prestazione, della Comunicazione obbligatoria al competente Centro per l’impiego.
Obblighi informativi a seguito del decreto Trasparenza
Per ultimo si vuole sottolineare che anche ai lavoratori impiegati tramite le prestazioni di lavoro occasionale devono essere fornite le informazioni previste dal Decreto Trasparenza (D.Lgs. 104/2022).
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