IL CONTRATTO DI ESPANSIONE
- On 5 Maggio 2023
Introdotto in forma sperimentale per gli anni 2019, 2020, poi riproposto anche per gli anni 2021, 2022 e 2023, il contratto di espansione (in sostituzione del contratto di solidarietà espansiva) è finalizzato ad agevolare le aziende nella gestione efficiente del cambiamento dei processi produttivi.
Rivolto alle imprese con almeno 50 dipendenti, il contratto di espansione poggia le sue basi sulla realizzazione di un progetto di riorganizzazione aziendale.
Ai fini del raggiungimento degli obiettivi stabiliti in tale progetto, il contratto di espansione permette:
- l’acquisizione di nuove competenze
- di usufruire di un piano di formazione e riqualificazione per il personale in forza
- l’uscita anticipata dei lavoratori prossimi alla pensione
Procedura
Il contratto di espansione, stipulato con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali e con le associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e con le RSA o RSU, deve contenere:
- il numero dei lavoratori da assumere e l’indicazione dei profili professionali
- la tipologia e la programmazione temporale delle assunzioni
- la riduzione complessiva media dell’orario di lavoro per la formazione e il numero dei lavoratori interessati (per il personale in forza)
- il numero dei lavoratori che possono accedere allo scivolo pensionistico
- una stima dei costi previsti a copertura dell’indennità dovuta in caso di pensionamento
Scivolo pensionistico
Il contratto di espansione consente di avviare piani concordati di esodo per i lavoratori che si trovino a non più di 5 anni dal conseguimento del diritto alla pensione.
Aggiornamento professionale
Per i lavoratori in forza e che necessitano di adeguata formazione per aggiornare le proprie competenze ai nuovi standard definiti nel progetto di riorganizzazione aziendale, il contratto di espansione consente la riduzione dell’orario di lavoro attraverso il ricorso alla Cassa integrazione guadagni straordinaria. La sospensione dell’attività lavorativa deve corrispondere alla programmazione di una “riqualificazione” tramite formazione del lavoratore.
Nuove assunzioni
Oltre all’indicazione dei profili professionali compatibili con il nuovo piano di riorganizzazione, il contratto di espansione deve individuare il numero dei lavoratori da assumere.
Con il messaggio n. 1450 del 18/04/2023, l’INPS ha precisato che alle assunzioni effettuate a seguito del contratto di espansione possono essere riconosciuti gli eventuali incentivi previsti dalla legislazione vigente in quanto non derivanti da obblighi di legge.
Il D.Lgs. 150/2015 stabilisce, infatti, che gli incentivi non spettano se:
- “l’assunzione costituisce attuazione di un obbligo preesistente, stabilito da norme di legge o della contrattazione collettiva (…)” (art. 31, co. 1, lett. a)
- “ se il datore di lavoro o l’utilizzatore con contratto di somministrazione hanno in atto sospensioni dal lavoro connesse ad una crisi o riorganizzazione aziendale (…)” (art. 31, co. 1, lett. c)
Con il suddetto messaggio l’Istituto, tenuto conto del carattere di specialità che connota il contratto di espansione, ha sottolineato che per le nuove assunzioni previste nell’accordo è possibile accedere alle misure agevolate anche in presenza di riduzioni dell’orario di lavoro.
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