
Decreto Crisi d’Impresa: ancora vincoli o nuove opportunità? Un’adeguata Consulenza diventa necessaria
- On 15 Aprile 2021
Il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza è stato emanato con il D. Lgs n. 14/2019. Inizialmente l’entrata in vigore era prevista per il 15 agosto 2020, esclusa la parte che è stata delineata nel codice civile che è in vigore già dal 16 marzo 2019.
Purtroppo a causa dell’emergenza Covid-19, l’entrata in vigore è stata differita al 1° settembre 2021 ad opera del c.d. Decreto “Liquidità”.
Tra le principali novità di maggior rilievo, segnaliamo:
- La competenza esclusiva in capo agli amministratori dell’istituzione di adeguati assetti organizzativi dell’impresa (già in vigore dal marzo 2019 – il differimento al 1°settembre 2020 non comprende tale adempimento che pertanto è operativo);
- La nuova definizione di crisi d’impresa e dei suoi indicatori;
- L’innalzamento delle soglie rilevanti ai fini dell’attivazione della c.d. allerta esterna da parte dell’Agenzia delle Entrate.
La volontà del Legislatore è stata quella di attuare una procedura che salvaguardi le imprese che incontrano difficoltà economiche e fiscali prima che arrivino al fallimento conclamato.
NUOVE OPPORTUNITA’!
Applicando tale procedura, anche quando l’impresa sembra essere in buona salute, ci sono a nostro avviso molti vantaggi. Vediamoli insieme:
- Ottimizzare l’assetto organizzativo, per quanto riguarda sia gli aspetti strutturali organizzativi dell’impresa, come il funzionigramma e l’organigramma, che gli aspetti amministrativi, come l’insieme delle procedure e dei processi e la corretta rappresentazione contabile della gestione aziendale
- Ottimizzare l’assetto amministrativo attraverso un monitoraggio costante della situazione della propria impresa, il controllo della sussistenza della continuità aziendale, il monitoraggio della situazione della liquidità a breve termine ma anche a medio/lungo termine, la relazione sull’evoluzione prevedibile della gestione da accompagnare al bilancio, un’intensificazione dei riepiloghi agli organi di controllo, di modo da poter intercettare i primi segnali di crisi, individuarne le cause e porvi rimedio, evitando così le segnalazioni da parte delle Autorità.
- Avviare un processo verso una nuova Cultura d’Impresa attraverso l’adozione di strumenti come: manuale amministrativo, budget di tesoreria, budget trimestrali o mensili per aziende più strutturate, piani strategici e controllo di gestione interno.
“MEGLIO PREVENIRE CHE CURARE”
Le difficoltà, dovute agli strascichi della crisi economica del 2008, sono aumentate con l’arrivo della pandemia tuttora in corso.
In questo panorama incerto e instabile, per alcuni Imprenditori già molto critico, entrano in gioco la competenza e la professionalità dello Studio Rodella Rag. Antonella.
Anche attraverso un gestionale specifico e altri sistemi informatici di analisi, siamo in grado di:
- Consentire una diagnosi precoce dello stato di difficoltà delle imprese
- Salvaguardare la capacità imprenditoriale di chi va incontro al rischio di insolvenza e quindi di un fallimento d’impresa
Possiamo intervenire per percepire i primi segnali di crisi della Impresa facendo il possibile affinché non si arrivi a uno stato di squilibrio irreversibile.
In pratica
(in linea generale)
- Chiediamo all’Impresa i bilanci aziendali (definitivi e in corso)
- Chiediamo all’Impresa il Report degli ultimi 36 mesi della Centrale Rischi
- Chiediamo all’Impresa la documentazione della situazione bancaria (affidamenti, mutui/finanziamenti in corso, leasing in corso)
- Chiediamo all’impresa se e quali sono le prospettive di sviluppo, se si sono perse quote di fatturato, o se si è incrementato il portafoglio clienti, evidenza di contratti particolari, ecc.
- Riclassifichiamo i bilanci e li analizziamo
- Elaboriamo indici e margini più significativi
- Verifichiamo la posizione dell’Impresa secondo l’analisi del Report della Centrale Rischi
- Inquadriamo lo stato di fatto dell’Impresa con il risultato degli indici in riferimento alla legge sulla Crisi d’Impresa, dando un resoconto complessivo al cliente
- Formuliamo soluzioni ed eventuali piani d’azione
È obbligatorio “adeguarsi” al Codice di Crisi d’Impresa?
Sì, è obbligatorio qualora l’impresa si trovi in difficoltà.
Secondo il decreto della Legge Fallimentare, l’imprenditore deve: “Attivarsi senza indugio per l’adozione e l’attuazione di uno degli strumenti previsti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità aziendale” (Art 374.2).
Se l’imprenditore non riuscisse a riportare a un equilibrio l’azienda sia da solo, sia attraverso esperti specializzati, potrebbe scattare la Procedura di Allerta, allo scopo di trovare un accordo tra i creditori senza che la crisi sfoci in un’insolvenza.
AIUTIAMO l’imprenditore ad elaborare un piano d’azione concreto adatto al caso specifico.
Offriamo la possibilità di essere assistiti attraverso uno specifico servizio di consulenza professionale per prevenire oppure limitare un’eventuale crisi aziendale.
In caso di interesse basta rispondere a questa news, saremo lieti di dare tutte le informazioni sul nostro servizio e di approfondire la situazione specifica.
Cordialità,
Rag. Comm.sta Antonella Rodella
Per approfondire
- Il Decreto Legislativo 12 gennaio 2019, n. 14 ovvero il Decreto “Crisi d’Impresa”
0 comments on Decreto Crisi d’Impresa: ancora vincoli o nuove opportunità? Un’adeguata Consulenza diventa necessaria