
Modifiche del Credito di Imposta per il Rafforzamento Patrimoniale PMI
- On 3 Marzo 2021
Soggetti interessati sono le Società di capitali e cooperative:
- Con ricavi 2019 superiori a € 5.000.000 (e fino a 50 milioni di uro)
- Che hanno subito, nei mesi di MARZO E APRILE 2020 una riduzione dei ricavi, rispetto allo stesso periodo 2019, in misura non inferiore al 33%
- Che hanno deliberato ed eseguito tra il 20.05.2020 e il 31.12.2020 (ora prorogato al 30.06.2021 per credito di imposta per le società) un aumento di capitale a pagamento
- ESCLUSE le società definite “imprese in difficoltà” ai sensi della disciplina UE, oltre i soggetti che operano nei settori bancario, finanziario e assicurativo
Nota bene: Non possono beneficiare del credito d’imposta le società che controllano direttamente o indirettamente la società conferitaria, sono sottoposte a comune controllo o sono collegate con la stessa ovvero sono da questa controllate.
ALTRI REQUISITI:
- Al 31.12.2019 la società non deve trovarsi nello status di “imprese in difficoltà” ai sensi della disciplina UE
- La società deve avere regolarità contributiva e fiscale
- La società dev’essere in regola con le disposizioni in materia edilizia, lavoro, prevenzione infortuni e salvaguardia ambiente
- La società NON deve aver ricevuto e poi NON rimborsato o depositato su conto bloccato gli aiuti ritenuti illegali o incompatibili dalla UE
- La società deve dichiarare l’assenza di cause ostative di cui all’art. 67 Dlgs 159/2011
- Amministratori socie e titolare effettivo negli ultimi 5 anni non devono aver ricevuto condanna definitiva per reati di cui all’art. 12 c.2 Dlgs 74/2000
TRE MISURE AL RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE
- Credito di imposta del 20% per i CONFERIMENTI IN DENARO volti all’aumento di capitale di società danneggiate dal Covid19 – credito di imposta per i soci
- Credito di imposta commisurato alle perdite 2020 della società – credito di imposta per la società
- Istituzione di un fondo per il sostegno e rilancio del sistema economico-produttivo denominato “Fondo Patrimoniale PMI”
La legge di Bilancio ha fatto slittare al 30.06.2021 il termine per effettuare aumenti di capitale ai fini del credito di imposta per le società (e non per i soci).
Lo società conferitaria deve rilasciare apposita certificazione al socio che ha apportato capitale per attestare il mancato superamento dell’importo complessivo agevolabile.
La partecipazione riveniente dal conferimento deve essere posseduta fino al 31 dicembre 2023.
Il diritto al credito viene meno se la società oggetto di conferimento in denaro, distribuisce riserve di qualunque tipo PRIMA del 1° gennaio 2024.
In contabilità la contropartita al credito tributario sarà una voce 20 di conto economico – resta ferma l’informativa nella nota integrativa.
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Il credito di imposta commisurato alle perdite 2020 è pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto (assunto al “lordo” delle perdite stesse e quindi non in base al suo dato contabile) fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale (che, per effetto della legge di bilancio 2021 diventa pari al 50% per aumenti di capitale del 1à semestre 2021). Questo credito di imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione con F24 dal decimo gg successivo a quello di investimento, dopo l’approvazione del bilancio 2020 ed entro il 30.11.2021.
Il diritto al credito viene meno se la società oggetto di conferimento in denaro, distribuisce riserve di qualunque tipo PRIMA del 1° gennaio 2024 o PRIMA del 1° gennaio 2025 se l’aumento di capitale viene deliberato ed eseguito nel primo semestre 2021.
RICONOSCIMENTO DEL CREDITO DI IMPOSTA IN 3 STEP
La società che vuole avvalersi del tax credit deve:
- Acquisire tutta la documentazione necessaria
- presentare all’Agenzia delle Entrate apposita istanza
- Ottenere da quest’ultima il riconoscimento o il diniego del credito.
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